E’ venerdì 19 giugno, giornata lavorativa complicata e pesante, basta pensare che incluso nel programma, c’era il colloquio con il commercialista che ci ha parlato di tasse e balzelli vari, legati alla società. Vorrei tanto dire “che pal..” ma questo è un blog e non si può! Ma....
Tanto basta per pensare ad una fuga lontano da tutto, anche breve, nell’unico posto dove ritrovo me stesso: la natura. Ed ecco che il vostro owlstoryteller, dopo una giornata passata tra telefonate, mail di lavoro, incontri per organizzare eventi, fissa un rendez-vous con le fidate Alice e Giulia verso le 16. Ci troviamo alla Bottega di Mastro Gufo, l’unico negozio al mondo di gufi da collezione, ma anche nostra sede e punto di partenza di questa avventura a Grazzano Visconti, alle porte di Piacenza.
Allertate Alice e Giulia hanno preparato la nostra fidata compagna di avventura: una scala che ci permetterà di controllare i nidi artificiali per assioli che abbiamo costruito ed installato lungo il tratto ripariale del torrente Nure. Ne abbiamo realizzati, verniciati e installati oltre 30 e adesso vi confido un po’ di curiosità l’abbiamo sviluppata dentro di noi. Siamo pronti a tuffarci in questa avventura per monitorare e raccogliere i dati di occupazione di una specie di rapace a noi molto cara, visto che la nostra Giulia, che ora lavora ufficialmente con Noctua (la mia società), ha cominciato il lavoro di avvicinamento e crescita professionale proprio attraverso uno stage e una tesi di laurea condotta sulla distribuzione e segregazione spaziale dell’assiolo in due comprensori piacentini.
Assiolo con piccoli nel nido durante un'ispezione (ph. G.Tebaldi) |
L’assiolo è uno dei più piccoli rapaci notturni italiani, è uno Strigide particolare poiché le sue abitudini prettamente insettivore, ne fanno un predatore migratore che lascia il nostro Paese a fine estate per migrare verso sud, anche perché altrimenti farebbe fatica ad alimentarsi. Alcuni individui si fermano nell’Italia meridionale, alcuni passano il Mediterraneo e scelgono il continente africano per svernare. Al ritorno in Europa, scelgono le aree più calde e temperate del nostro Continente per potersi riprodurre. Hanno una netta preferenza per gli ortotteri (ovvero grilli e cavallette) ma mangiano anche formiche, scorpioni, lepidotteri, coleotteri mentre sono meno abili di altri Strigiformi nel catturare roditori e uccelli.
Tornado alla nostra missione è arrivato il momento di partire.
Prendiamo il nostro furgone e ci dirigiamo verso il fiume: la giornata è caldissima e il greto ripariale del Nure sembra trasformato in un assolato deserto di pietre, ciottoli di fiume e rivoli di acqua che scorrono pigramente, tra le pieghe di questo alveo appenninico.
Si comincia, scendiamo e ci portiamo dietro la nostra scala che non è molto alta, perché, a differenza di altri nidi per Strigiformi, i nidi per assiolo possono essere collocati ad altezze davvero non molto elevate. Anche tra i 2,5 e i 4 metri!
Marco il vostro owlstoryteller, con la shirt Noctua ufficiale, mentre ispeziona un nido (ph. G.Tebaldi) |
Si comincia e durante l’ispezione dei primi 7 nidi i risultati paiono davvero abbatterci: 0 nidi di Assiolo e solo tre occupazioni ad opera degli storni! Mentre gli altri sono desolatamente vuoti, al massimo riempiti da qualche nido di vespe o comunità di formiche!
Quando la delusione comincia a serpeggiare, il trend improvvisamente cambia e s’inverte!
Giulia sale sulla scala e lei al primo nido da ispezionare, becca all’interno della casetta artificiale una “mamma assiola” con 4 piccoli. Fantastico!
Finalmente una prima soddisfazione pare gratificare l’enorme lavoro di costruzione e installazione dei mesi precedenti. Anche perché il comprensorio è un vero paradiso per assioli e ci sarebbe spiaciuto non trovare nidi occupati.
Proseguiamo ci spostiamo con una breve camminata (con scala al seguito) e raggiungiamo un altro nido.
Visto il successo conseguito, “usiamo” la nostra Giulia per tentare la sorte, visto il successo precedentemente auspichiamo un secondo "colpo".
Appoggiata la scala sul tronco, Giulia sale nuovamente e incredibilmente al secondo tentativo, trova la seconda occupazione. Stavolta la femmina si è data da fare. Ci sono due giovani assioli e ben 3 uova.
Appoggiata la scala sul tronco, Giulia sale nuovamente e incredibilmente al secondo tentativo, trova la seconda occupazione. Stavolta la femmina si è data da fare. Ci sono due giovani assioli e ben 3 uova.
interno nido con due piccoli assioli e 3 uova (ph. M.Mastrorilli) |
Dovete sapere infatti che è normale un ritrovamento simile, poiché la deposizione delle uova nei nidi di assiolo e altri Strigidi, è asincrona, ovvero non sono mai deposte nello stesso momento. Una deposizione delle uova che è dilatata nel tempo significa che anche i piccoli nascono e possono nascere con alcuni giorni di differenza tra il primo e l’ultimo.
Ora cominciamo ad essere più soddisfatti, su 9 nidi ispezionati due occupazioni.
Il giro prosegue, avvistando gruccioni, occhioni sul greto del Nure, ma anche la pernice rossa e il picchio rosso maggiore.
L’ispezione alla fine della giornata porterà ad un successo parziale di 3 nidi occupati (il terzo vede la femmina in cova) da assioli su 15 ispezionati.
Nel terzo nido occupato, con la femmina che stava covando, siamo riusciti a fare una foto molto brutta, perché il nido era occupato anche, simultaneamente, da un nido di vespe molto battagliere, per cui abbiamo preferito non disturbare troppo.
femmina di assiolo in cova, in un nido abbandonato dagli storni (ph. M.Mastrorilli) |
il nido dell'assiolo in cova sperso nella boscaglia (ph. M.Mastrorilli) |
Con ben 4 nidi occupati dagli storni, quindi al momento storno batte Assiolo 4 a 3!
Ma abbiamo ancora il secondo tempo, ovvero altri 20 nidi controllare! ne parleremo prossimamente.
Nel complesso è stata una giornata interessante, perché questi nidi ci permetteranno di realizzare alcune ricerche sul sistema trofico (questo studio iniziato due anni con il primo nido occupato) e di valutare alcuni dati sul tasso d’involo dei piccoli assioli.
Alice mentre ispeziona un nido (ph. G.Tebaldi) |
Ma in assoluto vista la giornata come era partita, questa simpatica digressione gufologica, mi ha fatto tornare il sorriso!
Giulia collaboratrice con Alice e Marco nelle ispezioni ai nidi (ph. M. Mastrorilli) |
Se qualcuno è interessato a partecipare, a collaborare a questo progetto o a chiedere info sui nidi o su altri questi gufologici non esisti a contattarmi, scrivendo qui.
Un grazie a Giulia ed Alice per l’aiuto sul campo e la simpatia, visto che ci siamo proprio divertiti, caldo “desertico” a parte!
Un gufociao dal vostro owlstoryteller ed alla prossima avventura!
Nessun commento:
Posta un commento