sabato 24 dicembre 2016

Alberi di natale con i gufi al posto delle palline: questo luogo magico esiste davvero... AUGUFI a tutti!

Cari amici dei gufi,

siamo alla vigilia di Natale e prima di farci gli auguri per questa festa davvero magica, ho pensato di regalarvi un articoletto che possa suggestionare un po' le vostre giornate di festa, pensando a quanto è straordinario e sorprendente il mondo dei gufi.
Parliamo proprio di gufi e di una piccola città che, incredibilmente, è divenuta famosa in tutto il mondo per la straordinaria presenza di questi predatori della notte.
Stiamo parlando di Kikinda, che si trova in Serbia poco lontano dal confine della Romania; per molti potrebbe sembrare una semplice cittadina ma invece da alcuni anni ospita una comunità di gufi comuni (Asio opus) svernanti (roost) di dimensioni enormi.
Record mondiale a Kikinda in serbia con una cittadina che ospita ogni anno tra i 750 e i 1000 gufi comuni! 
Il roost e comunque il fenomeno di svernamento è già stato descritto in questo blog in diverse occasioni, ma ricordo per chi è pigro non vuole leggersi gli altri articoli che si tratta di una abitudine di svernamenti in gruppo del genere Asio (posatoi collettivi in misura minore li realizza anche il gufo di palude Asio flammeus) e trova in alcune occasioni concentrazioni davvero imponenti, ma mai in nessun luogo si è raggiunto il fenomeno che sto per descrivere. Un vero record mondiale.
gufi come palline di natale... sugli alberi di Kikinda 
Se pensate che in Italia di solito questi luoghi di aggregazione raggiungono al massimo qualche decina di individui è davvero incredibile pensare che in Serbia potreste vedere una cittadina con conifere piene di gufi… veri alberi di natale con gufi al posto delle palline.
A Kikinda si stimano nell'area urbana, ogni anno, un numero di gufi comuni svernanti che oscilla tra i 750 e 1000 individui.
bella immagine di gufo comune 
Del resto il gufo comune ama molto i Balcani e l'est europeo; pensate che nell’area a nord di Vojvodina, sono state censiti oltre 400 roost per un totale di oltre 20 mila (avete capito bene 20.000 !!!) gufi comuni svernanti! 

Owlstorytelling e soprattutto Gufotube mi stanno regalando tante soddisfazioni grazie proprio al vostro entusiasmo e alle vostre mail di ringraziamento, di ricerca info, ecc..
ma vi anticipo che l'anno prossimo, ormai vicino, sarà un anno di grandissime novità per entrambi questi strumenti di condivisione e divulgazione... seguitemi il 2017 sarà un anno ricchissimo di news e sorprese! 

ecco alcuni post che potete leggere sull'argomento
un lavoro scientifico presentato al Convegno nazionale di etologia a Parma
un gufo bianco in serbia

Per info, per uscire con me a vedere i gufi o per altre informazioni scrivetemi qui. 

ed ora BUON NATALE e AUGUFI a tutti dal vostro owlstoryteller! 




giovedì 6 ottobre 2016

Owlstoryteller arriva in Sicilia: terrò due corsi sui gufi nel Parco delle Madonie e sull'Etna dal 20 ottobre

Cari amici dei gufi,

ho una bella news, specie per chi vive nel Sud Italia e mi ha sempre chiesto di venire a organizzare corsi, seminari e workshop.
Un allocco siciliano (ph. Carmelo Milluzzo)
A partire dal 20 ottobre sarò in Sicilia per AIGAE (Associazione italiana guide ambientali escursionistiche) per tenere due workshop della durata di due giorni ciascuno.
I corsi si svolgeranno nel Parco delle Madonie e nel Parco dell'Etna.

Il primo corso si svolge nel Parco delle Madonie a Petralia Sottana (Palermo) e prevede lezioni in aula, uscite diurne e notturne per ascoltare e vedere i rapaci notturni.

Il secondo corso di svolge il 22 e 23 ottobre a Sant'Alfio (Catania) nei pressi dell'Etna, il programma sarà simile al precedente e anche i questo caso è prevista un'uscita notturna per vedere e ascoltare i rapaci notturni.

I corsi sono adatti alle guide AIGAE (viene conferito un credito formativo), ai fotografi naturalisti, a biologi, naturalisti, appassionati di natura, birdwatcher e curiosi. 

Per info e iscrizioni (perché i posti si stanno esaurendo) scrivete a sicilia@aigae.org oppure al cellulare al 338 2993077.

A questo punto vi aspetto tutti in Sicilia per vivere l'esperienza di scoprire i segreti per fare il gufologo.

Un saluto dal vostro owlstoryteller.

sabato 1 ottobre 2016

Il libro Le avventure di Sebastiano il gufo vegetariano vince il Premio Fiabastrocca 2016

Cari amici dei gufi...

un altro premio letterario arriva dal Sud Italia, questa volta però non è il libro gatti e gufi a vincere ma l'opera realizzata con Stefania Montanino, si tratta de Le avventure di Sebastiano il gufo vegetariano che ha vinto il premio Fiabastrocca 2016....

Il premio ci sarà consegnato settimana prossima, sabato 8 ottobre a Napoli.
e vi faremo un bel report!



Per chi volesse avere questo libro lo può acquistare presso La Bottega di Mastro Gufo
cliccando qui in offerta speciale per celebrare questo premio 

domenica 31 luglio 2016

Gatti e gufi vince ancora....Premio speciale letterario internazionale in Sicilia!

A volte la passione ti porta a ricevere gratificazioni davvero emozionanti: è il caso del mio libro Gatti e gufi che continua a regalarmi sorprendenti gioie, proprio come sanno fare i gatti e gufi, quelli in carne ed ossa.



Premio speciale per Gatti e gufi che vince ancora! 

Lo scorso anno sempre a luglio ero stato in Abruzzo per ricevere il primo premio nel Concorso di letteratura naturalistica Parco Majella, e pensare che lo avevo condiviso con il famoso scrittore Valerio Massimo Manfredi.

la premiazione 2015 in Abruzzo.... e quest'anno abbiamo replicato Gatti e gufi vince ancora....

Quest’anno, sempre a luglio il mio libro Gatti e Gufi ha vinto il premio speciale al XIV Premio letterario internazionale Antonio Filoteo Omodei. 


La motivazione del Premio 

Se penso che in questa rassegna c’erano oltre 800 opere partecipanti il premio speciale di quest’anno, in un concorso internazionale ha un sapore davvero unico, speciale e gratificante!
Vi propongo ora la motivazione per la quale si è imposto il mio libro e leggendola si percepisce l’apprezzamento per il libro e per la mia volontà di comunicazione. 
Ecco come l’Accademia Internazionale Il Convivio motiva l’assegnazione del premio  internazionale speciale “Antonio Filoteo Omodei 2016”

assegna a Marco Mastrorilli
Premio “Antonio Filoteo Omodei 2016”
sez. “libro edito - saggio”
con Gatti e gufi
Motivazione

Marco Mastrorilli ci conduce in due universi all’apparenza dissimili, ma realmente intricati tra di loro: quello dei gatti e quello dei gufi. 
Si tratta di animali che posseggono molto in comune tra di loro, ma che nel contempo permettono una riflessione parallela sull’uomo e sulla sua evoluzione. siamo di fronte ad un saggio narrato, ovvero ad un’opera che è capace di seguire gli spunti dettati dalle esperienze vissute o da vicende osservate, eppure si addentra con uguale efficacia nella natura, con aneddoti, riflessioni, misteri etologici e ornitologici che ci rivelano la bellezza di un mondo che dobbiamo comprendere e amare.
Giuseppe Mannitta 

Beh, dire che sono lusingato e felice è dir poco, per uno come me, vincere al secondo concorso letterario ancora un premio... due su due... beh è una grande gioia e penso che una delle gratificazioni maggiori stavolta stia nella definizione di saggio narrato, perchè il desiderio che le mie informazioni potessero arrivare a tutti era alla base del mio lavoro. 



Grazie al presidente di giuria Carmela Tuccari, al presidente del premio Angelo Manitta, ai giurati e all’Accademia Il Convivio, un grazie speciale alla fantastica e gentilissima Francesca Carcagnolo che ha ritirato per me il premio personalmente sul palco a Castiglione di Sicilia (Catania) e grazie a voi lettori che mi seguite e con i quali condivido il mio amore per i gufi (e un pò per i gatti)...

saluti dal vostro owlstoryteller! 

un gufociao... 




lunedì 18 luglio 2016

Due workshop e grandi emozioni nel cuore della Sardegna, alla ricerca di Sa Stria, il barbagianni sardo

Alla parola Sardegna scatta per associazioni di immagini una sequenza irresistibile di paesaggi marini con spiagge sabbiose e acque turchesi, graniti a picco su distese color cobalto e il desiderio irrefrenabile di un tuffo in acque così cristalline; ma la Sardegna è molto di più... e per un gufologo vuol dire barbagianni sardo, un autentico e prezioso endemismo sardo-corso. E non solo...
Barbagianni sardo Tyto alba ernesti ph. Bobore Frau (Salvatore)
Ed è in questo orientamento che mi sono ritrovato nel cuore della Sardegna per raccontare la vita degli Strigiformi in due coinvolgenti workshop realizzati a cavallo di giugno e luglio di quest’anno, durante i quali ho incontrato tante persone davvero motivate e interessate ad approfondire una tematica che proprio in questa grande isola potrebbe riservare grande soddisfazioni.
Due eventi ai quali hanno partecipato, sfidando il caldo e il periodo estivo un gran numero di appassionati di natura, guide AIGAE, fotografi e curiosi arrivati da ogni angolo della Sardegna.
locandina workshop sardi
Marco Mastrorilli durante uno dei suoi workshop 

Quando qualche tempo fa mi ha contattato l’ottima guida locale Giovanni Pischedda, alla proposta di organizzare un workshop ho aderito con entusiasmo, specie se consideriamo che quest’ultimo si è trasformato ben presto in un duplice appuntamento.
Una volta definite le date, raccolte le adesioni entusiastiche a questo workshop è arrivato ben presto il giorno della partenza. 
E così al mio arrivo a Cagliari alle 9 del mattino ha fatto seguito nemmeno un paio d’ore dopo la partenza del primo appuntamento fissato a Vallermosa, in una regione davvero particolare, famosa per la produzione della pera camusina.  Ci troviamo nella regione del Campidano.
La pera camusina in Sardegna ph. M. Mastrorilli

Scoprirò poi con Giovanni che spesso questi alberi da frutta erano posizionati lungo i sentieri per consentire ai viandanti e ai pastori di trovare sempre frutti freschi a disposizione durante i loro movimenti.
Ma torniamo a noi, perché siamo qui per parlare di gufi! 
E una delle cose più interessanti è scoprire i nomi attribuiti ai vari uccelli e rapaci in dialetto sardo...
Facciamo qualche esempio, l’assiolo che sarà protagonista delle nostre serate sarde viene chiamato tzonca o Assoggi. Se parleremo della civetta, Giovanni mi svela che viene chiamata Cuccumeo o Cuccumiao. E il barbagianni, vero gioiello endemico sardo? 
Beh il nome è curioso, Giovanni lo chiama Sa Stria, ma in altre zone viene chiamato: istrìa, istriga, istrullu.
Intanto a Giovanni che mi è venuto a prendere all’aeroporto di Cagliari, non è solo c’è anche il giovane Luca Cuccu (così soprannominato da Giovanni) che ha dentro di se un grandissimo entusiasmo e con il quale spero di poter intavolare presto un futuro di collaborazioni, specie sui nidi artificiali sul suolo sardo.
La partecipazione a questo primo workshop è di circa una ventina di persone e questo ha avuto luogo all’interno del neo CEA Centro di educazione Ambientale fortemente voluto da Sardegna 360°, la realtà operativa gestita dal caro amico Giovanni, capo delle guide AIGAE dell’isola.
Al corso, dopo la presentazione del sindaco Francesco Spiga, interviene un pubblico eterogeneo e molto motivato ed interessato, sebbene una prevalenza di guide emerga sul gruppo. Iniziamo con una lezione basata sulle caratteristiche generali degli Strigiformi con particolari riferimenti a quelli sardi.
Poi c'è una parte dedicata al playback e alle tracce dei gufi ed infine il laboratorio delle borre e delle penne, una parte pratica che entusiasma sempre i partecipanti. 

Libri e appunti di Barbara una dei corsisti ph. Barbara Sciarra
Marco Mastrorilli si parte con il corso ph. Barbara Sciarra
La lezione sulla fitness degli allocchi 
laboratorio pratico ph. Giovanni Pischedda
Il confronto tra borre e penne di civetta recuperate in Sardegna da Luca ed altre portate da me da casa ph. Marta Locci
Al termine del corso intensivo sui gufi, dividiamo l’uscita in due parti. 
Una prima parte dopo esserci gustati una pizza con tutto il gruppo, prevede un’uscita notturna che ci porterà a contatto con una zona dove prevalgono lecci, un impianto di conifere artificiale e tratti di macchia mediterranea. 
E dopo essere stati accolti da un assiolo maschio in lontananza, iniziamo la prima parte della serata ricercando il succiacapre, che Strigiforme non è ma è comunque una specie che amo moltissimo!
Ne troviamo uno subito, ma è lontano e non pare interessato ad avvicinarsi molto a noi. 
Ma l’entusiasmo nei ragazzi e ragazze presenti sta crescendo quindi ci incamminiamo e al  terzo tentativo troviamo un maschio di succiacapre che ci “aggredisce” diverse volte con planate e voli sfarfallanti che diffondono una grande soddisfazione nei partecipanti.
Lasciato il nostro prode succiacapre, ci mettiamo alla ricerca degli assioli. Ne troviamo alcuni, ma è vicino al parcheggio che abbiamo un bell’incontro. 
Un’assiolo è tanto aggressivo che mostra un carattere indomito al punto tale che si lascia illuminare e lo possiamo osservare per molti minuti, con una certa facilità a breve distanza. 
Assiolo ph. Bobore Frau

Marco Mastrorilli lancia i richiami degli assioli per il playback (ph. Mara Battilana)
Una foto di gruppo del primo workshop ph. Giovanni Pischedda
Località Is Prunixeddas regno di succiacapre e assioli 
L’entusiasmo è davvero salito a livelli vertiginosi... certo se trovassimo un barbagianni sardo sarebbe il massimo.
In Sardegna vive un vero endemismo (sottospecie presente in Sardegna e Corsica) il barbagianni sardo Tyto alba ernesti.
Di fronte a questo splendido animale penso che tutto il gruppo potrebbe sciogliersi dall’emozione. e qui entra in gioco Luca, che ci propone di tornare a Vallermosa e di muoverci nei pressi del Centro di educazione Ambientale dove si è tenuto il corso perché ci racconta che vederli dentro il paese non sembrerebbe difficile.
Ovviamente però c’è da muovere un gruppo, siamo in tanti e quindi posso ipotizzare che potrebbe non essere così semplice.
Rientrati a Vallermosa, Giovanni sta per chiedere a Luca Cuccu dove potremmo cercare il barbagianni sardo, ed eccolo questo “irriverente rapace” irrompere sulla scena come una superstar che vuole chiudere il concerto. 
In volo silenzioso, ma talmente vicino a noi che riusciamo a illuminarlo con facilità. E’ splendido. 
Un avvistamento che da solo vale il workshop!
A questo punto lancio i richiami e comincia un vero show: pur non rispondendo a livello vocale, mostra la sua territorialità compiendo ripetute planate e voli tra un tetto e l’altro che ci permettono di vedere un vero gioiello naturalistico italiano. 
Un regalo a tutti i partecipanti del nostro workshop ed un grazie speciale a Luca, che poi mi racconterà che a Vallermosa vivono probabilmente diverse coppie di barbagianni.
I saluti a tutti i partecipanti (uno in particolare alla vegana Barbara con il quale ho condiviso il pranzo!) che ricorderò con piacere. 
Ormai è ora di andare farsi una doccia, perchè il caldo nonostante l’ora tarda si fa pressante. 
Oggi è stata una giornata intensa sveglia alle 4.30, aereo al mattino arrivo alle 9 a cagliari e poi full immersione dalle 10 alle 2 di notte... questa è la mia passione per i gufi!! 
Il venerdì che ci aspetta è di relax, il secondo appuntamento di studio in Sardegna si terrà sabato.
Il giorno seguente dopo aver salutato Luca lasciamo Vallermosa, piccolo centro nel cuore del Campidano per tornare a Cagliari, perchè Giovanni mi porta dapprima a vedere i fenicotteri nel parco del Molentargius. 
Il parco "urbano" del Molentargius a Cagliari (ph. Marco Mastrorilli)
Una serie di bacini salmastri dove questo splendido ed elegante uccello dal piumaggio rosa è il vero padrone e simbolo della riserva. 
Un pò di BW, ma poi Giovanni mi porta a Poetto beach, la seconda spiaggia urbana più grande al mondo dopo quella di Rio de Janeiro. 
La voglia di un bagno cresce, ma decidiamo di goderci un chinotto fresco e una splendida apizza... una sfogliatina a base di pizza davvero favolosa! 
Poetto beach a Cagliari  ph. M. Mastrorilli
Chinotto e a pizza in riva al mare ph. M. Mastrorilli
Un aperitivo sardo... prima di addentrarci per andare gustarci un pranzo nel entro terra sardo.
Ed è così che ci avviciniamo a Pau, sede dell’ultimo workshop, ma prima di raggiungerlo c’è da mettere in agenda la sosta culinaria... 
Arriviamo a Pompu, nel cuore della Marmilla, presso il ristorante di Ciccio, il Prexiu Art & Pub, ed è qui che ci gustiamo il Su Succo, piatto tipico sardo con formaggio e capelli d’angelo gratinati al forno e poi delle favette fresche (buonissime) e una bella grigliata, super abbondante! 
Favette sarde ph. M. Mastrorilli
grigliata da gustare!!! ph. M. Mastrorilli
Su Succo specialità sarda ph. M. Mastrorilli
A questo punto una volta saziato l’appetito ci dirigiamo verso Pau, meta del secondo workshop organizzato da Sardegna 360°. 
Pau è una località molto particolare poiché si trova sui pendi del Monte Arci e deve la sua notorietà all’oro nero della preistoria; ovvero l’ossidiana. 
L’ossidiana possiamo definirlo un vero vetro vulcanico ed in passato, ai tempi del neolitico l’uomo la lavorava per ottenerci pugnali, coltelli, lame e utensili.
Oggi un parco protegge questo comprensorio e un Museo dell’Ossiadiana è visitabile all’interno del borgo. 

Lo splendido museo dell'Ossidiana a Pau 
una tavola che spiega come veniva lavorata l'ossidiana nel neolitico 
Una moderna scultura in ossidiana al Museo di Pau
Un museo splendido e grazie a buoni uffici di Giovanni conosco la bella, simpatica e competente guida del museo Emanuela, che mi condurrà alla scoperta di un mondo che non conoscevo, ma consiglio a tutti di andare a scoprire. 
Ecco l'ossidiana tra le mani della bella e molto brava guida Emanuela ph. M.Mastrorilli
Lasciato il Museo ci rechiamo più in alto nei pressi di  Sennixeddu  dove è presente un campeggio con splendidi bungalow che si trovano proprio nell’officina preistorica dell’ossidiana. 
Il mio bungalow per due notti ho vissuto in un bosco di sughera! fantastico! ph. M. Mastrorilli
Ovunque camminando si trovano questi resti neri lucenti che altro non sono che resti di ossidiana! 
Ricordiamo che sebbene prevalga il desiderio di portarli a casa come ricordo, la raccolta e il prelievo è vietato e la sanzione di 500 euro dovrebbe essere un buon dissuasore.
Prima di recarci a cena, facciamo un salto in un punto panoramico chiamato Beda Manca dal quale si possono osservare gli stagni di Cabras alle porte di Oristano. Qualche foto ve la regalo, perché la distesa di macchia mediterranea ai nostri piedi e la vista sono di quelle che lasciano senza fiato. Magia della nostra vecchia Italia! 
Gli stagni di Cabras ph. M. Mastrorilli
Passata la serata in compagnia del sindaco, degli assessori e di una compagnia teatrale ci rilassiamo prima della intensa giornata relativa al secondo workshop. 
Sarà l’occasione anche per conoscere Bruce Myers invitato dal Museo dell’Ossidiana di Pau, attore inglese di fama internazionale sulle scene da 40 anni con Peter Brook, per 6 giorni di intenso lavoro sul testo Antonio e Cleopatra di Shakespeare.
Il famoso attore inglese Bruce Myers, che trovate anche su wikipedia 
Il mattino seguente, ci ritroviamo catapultati in una piacevole nuova edizione di un workshop che ho capito esser stato apprezzato. 
Il sindaco Franceschino Serra e i due assessori all’ambiente e alla cultura sono presenti insieme ai corsisti e non è cosa da poco perché il caldo oggi è davvero opprimente.
Considerando che i due assessori sono due splendide e simpatiche ragazze (Alessia e Marianna) è stato un motivo di ulteriore piacere partecipare a questo workshop.
Beh devo ammettere che da quando sono sbarcato in Sardegna ho notato che le ragazze sarde sono davvero carine e simpatiche! Ma questa è un’altra storia... forse evadiamo troppo dal tema Gufi!
E poi per molti, la giornata è solo il preludio ad una serata che vedrà l’ennesima riedizione di Italia Germania 4 a 3 di Mexico 70. Anche se poi oggi sappiamo che l’armata guidata da Antonio Conte, in quella serata sarà sconfitta ai rigori! 
Noi peraltro non vedremo la partita perché insieme ai corsisti ci tufferemo alla ricerca di gufi, assioli, civette....
Al corso ci sono molte partecipazioni, ed è un piacere conoscere dal vivo la simpaticissima Rosa Parini, con il quale sono amico di penna su facebook da almeno un paio d’anni. Rosa si è sciroppata un bel pò di km perché vive nel nord della Sardegna ed averla qui nel mio workshop è un piacevole sorpresa.Il corso si svolge in modo simile a quello di Vallermosa, qui diamo maggiori risalto alle vocalizzazioni ma anche stavolta grande successore laboratorio di borre che son andate a ruba!
laboratorio pratico sulle borre (ph. Luca Selis)
L'assessore, la bella e simpatica Marianna si diverte nel laboratorio pratico delle borre (Luca Selis)
Con Rosa Parini al workshop di Pau: un vero piacere incontrarla (ph. Rosa Parini)

Il corso parte, fa davvero caldo ma ancora una volta è piacevole rilevare un grande interesse da parte dei partecipanti.
Finalmente si arriva a sera... e stavolta la cena la faremo all’interno di una foresta, un posto davvero scenografico!
Ci troviamo a tu per tu persino con un bel pipistrello sardo che dormicchia in un tronco.
sizimurreddu che tradotto dal sardo vuole dire  pipistrello ph. Marianna Scebba
Alla fine dopo esserci soffermati a mangiare si parte per l’uscita notturna che si rivelerà meno proficua di quella svolta a Vallermosa. ma gli assioli non tradiscono mai... e quindi pur non vedendoli ne localizziamo almeno 4 in canto che si avvicinano molto, a volte paiono vicinissimi ma scovarli tra le fronde alte dei pini non è facili e il risultato è che li abbiamo potuti solo ascoltare. 
Certo a Vallermosa è andata forse meglio, come avvistamenti ma a Pau l'emozione è stata comunque grande.
Anche questa serata si avvia alla conclusione e prima di salutare tutti i partecipanti ricordo a tutti quanto potrebbe essere bello e affascinante studiare i rapaci notturni sardi pertanto cercherò in questi prossimi mesi di studiare una sinergia per poterli monitorare. 
La promessa è di tornare magari organizzando un workshop aperto ai non isolani. 
Cosa resterà di questo incontro ad un gufologo innamorato del Mediterraneo... ?
Aver chiacchierato con guide locali, birdwatchers e fotografi mi ha permesso di intuire che la Sardegna ha un potenziale nascosto davvero prodigioso in tema Strigiformi che andrebbe scoperto! 
Il gufo comune ad esempio, in Sardegna dovrebbe essere presenza sporadica ma ho visto foto scattate in Sardegna (fatte da alcuni corsisti) e ascoltato racconti di osservazioni che mi fanno pensare... forse questa specie potrebbe essere più comune di quanto si pensi.
Il gufo comune con una foto scattata in Sardegna da uno dei miei corsisti ph. Bobore Frau
Anche lo studio del barbagianni sardo (Tyto alba ernesti) meriterebbe considerazioni e studi, ed  anzi ci siamo lasciati con la promessa di tentare di sviluppare uno studio su questo endemismo.. 
Che ne dite ci proviamo???
Il giorno dopo si parte per tornare a Milano Linate... peccato. 
E voi? Siete stati bravi che avete letto tutto il post, davvero lungo... ma l’esperienza è stata davvero intensa ed emozionante, tanto che vorrei l’anno prossimo organizzare un workshop in Sardegna aperto a tutti e in particolare ai non residenti!! 
Cosa ne pensate?
Importante, questo duplice corso era patrocinato da AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) e quindi dava crediti formativi, essendo legata all’ultimo libro Sulle tracce dei gufi. Se qualcuno di voi, volesse organizzare anche nel suo territorio un corso di biologia ed etologia dei rapaci notturni, un workshop pratico e teorico, sono disponibilissimo, chiamatemi e proviamo ad organizzarlo!  
Se dovete scoprire angoli di Sardegna dimenticati vi consiglio di contattare Giovanni di Sardegna 360°  guida davvero esperta e grande conoscitrice di tutta la Sardegna. 

A questo punto per inviti, collaborazioni, nuovi corsi o altro scrivetemi qui. 

Un gufociao dal vostro owlstoryteller! 



venerdì 8 luglio 2016

Il libro Gatti e Gufi vince ancora un premio letterario!!!

Per uno scrittore o comunque per un autore di un libro la miglior consacrazione è quella di poter ritirare un premio letterario. Non potete immaginare il piacere!
Lo scorso anno ho avuto l'onore di poter vincere con il libro Gatti e Gufi il primo premio al 18° Concorso di Letteratura naturalistica Parco Majella ritirandolo nello splendido borgo di Abbateggio.
Ancora una volta luglio è tempo di premiazioni per il mio libro Gatti e Gufi che vince ancora un premio prestigioso, addirittura in Sicilia!
Questa volta Gatti e Gufi vince il Premio Speciale “Antonio Filetto Omodei" che sarà consegnato con una cerimonia a metà luglio a Castiglione di Sicilia. Un premio al quale quest'anno hanno partecipato oltre 800 autori, un motivo in più per essere contenti! 


Ringrazio la giuria per aver premiato il libro e tutti coloro che in questi mesi dopo l'uscita lo hanno acquistato ed apprezzato.


Un gufociao dal costo Owlstoryteller! 

lunedì 6 giugno 2016

Il canto dell'assiolo: come registrarlo - The Scops Owl's hoot

Cari amici di Owlstorytelling... prosegue con entusiasmo il progetto GUFOTUBE

l'unico canale al mondo su YouTube dedicato al mondo dei gufi!



Questo è un bel video con riprese degli assioli in canto... e illustra una sessione di studio di un monitoraggio nel piacentino in cui faccio il correlatore di una tesi di laurea.



Buona visione!

e gufoiscrivetevi a Gufotube!



mercoledì 1 giugno 2016

Mi è sembrato di vedere un gufo sul balcone?!

Il gufo comune è un predatore del quale vi ho raccontato spesso numerose abitudini e comportamenti, è tra i gli Strigidi europei quello che forse più di ogni altro sta manifestando un forte e continuo incremento delle popolazioni demografiche.
Eccezionale nidificazione su un balcone con ben 5 pulli di gufo comune
Questo suo trend si lega indissolubilmente alla forte propensione a colonizzare aree naturali ben conservate ma anche comprensori con ambienti più degradati, come ad esempio le aree urbane e suburbane.
In questo scenario questa sua capacità eclettica si lega indissolubilmente alla consuetudine di nidificare in nidi abbandonati di Corvidi (gazze e cornacchie soprattutto) sebbene siano noti anche episodi di nidificazione sul terreno e persino in nidi artificiali. Qualche tempo fa parlando con Cristina Giosele, era emerso che durante la sua tesi sul falco cuculo nel parmense, fu osservata una nidificazione persino in un nido artificiale su un traliccio.
questo dimostra solamente che in alcune occasioni i gufi comuni possono avere comportamenti insoliti.
Quello che sto per raccontarvi tuttavia è davvero eccezionale. 
In Ungheria è stato registrato proprio in queste settimane un episodio riproduttivo davvero insolito, ovvero una nidiata di gufo comune su un balconcino di un palazzo con tanti piani. 
Una nidificazione del tutto simile a quella che compiono alcuni rapaci diurni anche nelle nostre città. 
Il nido è stato trovato in località Battonya (Ungheria) ed aveva 5 pulli!

I piccoli gufi appena dopo la schiusa protetti dal genitore 

Milan Ruzic, grande ornitologo serbo e amico gufologo, che mi ha segnalato questo insolito nido ha evidenziato che in Vojvodina, 4 anni fa era stato trovato un nido al 4° piano di un edificio con molti similitudini.
Quest’anno in Moravia (Repubblica Ceca) è stato rinvenuto un nido di gufo comune anche su un silos a circa 30 metri da terra. 
Una rassegna di nidificazioni insolite che devono incuriosirci e dimostrano che anche il gufo comune che pare essere lo Strigide meno fantasioso nel selezionare i nidi, in alcune occasioni mostra un eclettismo davvero significativo.
d’ora in poi occhi parte anche a soluzioni insolite, i gufi comuni in europa mostrano forte plasticità nella selezione del sito riproduttivo, aspettiamoci qualche nido insolito anche in Italia. 
Quindi occhio, quando guardiamo fuori dalla finestra...

A questo punto un gufociao e alla prossima gufoavventura!
Il vostro owlstoryteller!