lunedì 2 febbraio 2015

Perchè si chiama Civetta? (2° puntata della serie i nomi dei rapaci notturni)

Perché si chiama civetta questo simpatico rapace, penso se lo chiedano in tanti, oggi cercherò di soddisfare la vostra curiosità. 
Siamo alla fine del XIIX secolo, quando Linneo, naturalista svedese che passerà alla storia, inventa il sistema binario di classificazione della fauna e del mondo vegetale. 
Ad ogni singola specie è quindi assegnato un nome scientifico costituito da un doppio nominativo in latino attribuito rispettivamente a genere e specie. 
La presenza del terzo nome descrive la sottospecie (cui fa seguito il nome del descrittore). Il nome scientifico odierno, riconosciuto internazionalmente, è Athene noctua, ma in passato le idee erano meno chiare e proliferarono nomi scientifici che oggi si rinvengono visitando vecchie collezioni ornitologiche o leggendo testi ultracentenari. 
Civetta in primo piano (foto di Max Rinaldi)
I nomi più ricorrenti presentavano porzioni di Athene o noctua, ricordiamone alcuni: Strix noctua e Carine noctua ma anche Athene passerina, Athene meridionalis e persino Noctua minor e Strix passerina. Se vi capitasse di imbattervi in questi nomi ricordate si parla sempre di civetta!
Athene noctua è il nome scientifico attribuito da Boie nel 1822, ma nel 1829 Kaup tolse il nome del genere Athene e lo commutò in Carine perché Athene era il nome di un genere di farfalle.
Carine che in greco significava “donna piangente”, che come ricorda Moltoni era un verso lamentoso.
Carine noctua, Kaup 1829, divenne per molti decenni il nome scientifico della civetta, che poi tornò al nome originale per merito di Saunders che rispolverò il primo nome: Athene. Ma la parola civetta?
Moltoni ipotizza che derivi dal greco cìeo= metto in moto o dal greco kinétos= mobile, che si muove (pronunciato civetòs invece di cinetòs) in virtù della grande vitalità e mobilità della civetta. 
Una civetta su un posatoio (foto di Max Rinaldi)

Questa era la seconda puntata, i rapaci notturni italiani sono 10 quindi, se questo articolo vi è piaciuto sarà un motivo in più per seguirmi, ogni martedì (oggi ho anticipato di un giorno perchè domani sarò in campagna per fare un video), pubblicherò una nuova puntata con una specie, della quale vi racconterò la genesi del nome e alcune curiosità.  Che ne dite, alla prossima parliamo della Civetta capogrosso? 
Per informazioni o altre curiosità scrivetemi qui

citazione bibliografica: 
Mastrorilli M., 2005. La Civetta in Italia. Araspix ed. pp.98. 
Moltoni E., 1946. L’etimologia ed il significato dei nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani. Riv. Ital. Orn., Milano, 16: 33- 50; 69-92; 133-162. 
qui potete visitare il sito web del fotografo Max Rinaldi, mi caro amico che ringrazio per l'uso delle foto. 



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