mercoledì 14 ottobre 2015

Il cambiamento del clima: i due lati opposti di questo fenomeno per le popolazioni di civette delle tane canadesi

La civetta delle tane Athene cunicularia, è uno dei miei rapaci preferiti, sebbene la sua distribuzione sia limitata al continente americano, resto affascinato dalle soluzioni che gli ornitologi trovano per salvaguardarla.
Un recente studio sulla distribuzione della specie in Alberta ha evidenziato i due lati opposti dei problemi connessi ai cambiamenti climatici, tanto forti anche in Canada da poter modificare la resilienza delle civette delle tane nelle estese praterie canadesi.
gli occhi della civetta nascosta  nella sua tana
Questo simpatico predatore deve il suo nome italiano proprio alla abitudine di riprodursi in tunnel sotterranei celati nella praterie. 
Gli studi condotti sul suolo canadese hanno evidenziato un declino del 36% di questa specie nel corso degli ultimi 30 anni; decrementi legati inizialmente a situazioni legate alle modificazioni degli habitat operate dall’uomo, ma nel corso dell’ultimo decennio si è dimostrato che questi animali stanno subendo contrazioni anche in relazione ai cambiamenti climatici.
Le civette delle tane (ph. T. WelliKome)
l’Alberta è una provincia del Canada occidentale, che comprende il versante est delle Montagne rocciose. A sud confina con il Montana (USA). 
Il clima nelle praterie a sud-ovest di questa provincia sono caratterizzate da un clima davvero estremo, pensate che si passa da -35° dell’inverno ai + 38° estivi, mentre nella parte orientale, quella con il maggior numero di civette, il clima presenta meno estremi nelle temperature.
Il problema è che come in buona parte del pianeta, anche in Alberta il clima sta cambiando   e gli ornitologi che da oltre un ventennio stanno monitorando le comunità nidificanti di Burrowing Owl (questo il nome inglese della civetta delle tane).
distribuzione nel continente nordamericano della civetta delle tane 
Il dr. Bayne che sta seguendo le civette delle tane da molti anni, evidenzia nella contrazione degli ambienti a prateria uno dei problemi più rilevanti dell’ultimo ventennio ai quali si aggiunge il cambiamento del clima, per il quale Bayne che collabora con Environment Canada, propone due facce opposte del problema: una negativa ed un’altra che potrebbe avere risvolti positivi.
Andiamo per gradi e partiamo dalle brutte notizie, riservandoci un lume di speranza alla fine della nostra chiacchierata.
Bayne evidenzia che i problemi delle praterie in questo ultimo secolo, sono correlati all’aumento degli spazi destinati all’agricoltura che stanno “mangiando” i territori occupati da secoli dalla civette e da altri animali legati alle grande praterie nordamericane.
Nondimeno il clima del pianeta sta cambiando e in Alberta si ipotizza possa incidere in due diversi modi sulla vita delle civette della tane. Uno di questi mutamenti è certo ed ha già iniziato a modificare la vita di questi predatori dalle abitudini terricole.


Con il cambiamento climatico che avanza inesorabile, sono già aumentati di frequenza ed intensità gli eventi meteorologici estremi con diluvi, inondazioni e piogge insistenti che producono danni diretti ai nidi ed alle nidificazioni delle civette della tane.
Le civette delle tane che perdono una nidiata in conseguenza ad un allagamento o un'inondazione abbandonano i siti riproduttivi e come dargli torto. 
Nondimeno gli stessi nidi-tunnel subiscono danni tanto gravi da non essere recuperabili e persino gli adulti che devono portare le prede alle nidiate possono avere notevoli problemi e se le piogge sono prolungate e con effetti devastanti possono produrre un’elevato tasso di mortalità giovanile.
In questo orientamento gli ornitologi hanno scoperto che nelle stagioni delle piogge, alcune nidiate “aiutate” dagli ornitologi con delle prede offerte loro, come cibo supplementare, hanno avuto incrementi nei tassi di involo. 
Ovvero più civette sono diventate grandi e hanno lasciato il nido!
Il fatto che le popolazioni di civette delle tane in Alberta siano così concentrate in alcune aree rendono questi animali ancor più vulnerabili, poiché una sola grande tempesta in queste regioni potrebbe produrre mortalità molto elevate con effetti catastrofici, anche in una sola stagione.
Ma gli ornitologi canadesi non stanno certo a guardare: in questo orientamento hanno pensato ad un progetto di costruzione di nidi tunnel sotterranei per queste popolazioni. 
Nidi artificiali costruiti con parti metallo e plastica che potranno garantire una maggior resistenza agli agenti meteorici e possano durare nel tempo: nonché in questo morosi apre alla possibilità che gli ornitologi possano scegliere aree meno pericolose per collocare i nidi evitando o limitando le eventuali inondazioni o alluvioni. 
Il nido artificiale per la civetta delle tane, così come avviene in Texas, Arizona, anche in Canada sta diventando una risorsa strategica per la conservazione di questa simpatica predatrice notturna. Uno strumento per invertire un trend demografico negativo.
un modello di nido artificiale in plastica, metallo e ricoperto di terra per le civette delle tane 
Nel mezzo dei danni climatici si evidenzia anche uno spiraglio di luce: ovvero i mutamenti climatici potrebbero portarci una buona notizia, almeno relativamente alle civette delle tane, l'influenza potrebbe essere positiva sulle modifiche di alcuni areali. 
Un rapporto redatto dall'ABMI sull'andamento climatico dell’Alberta, evidenzia la concreta possibilità che il clima in questa regione possa divenire più caldo e secco, agevolando l’insorgenza di nuove praterie associate a climi più miti. 
Se queste ipotesi trovassero conferma, l’habitat della civetta delle tane potrebbe avere un sensibile incremento. 
Questo aspetto rappresenta un'opportunità preziosa per la conservazione della specie e valutare una strategia (unita ad esempio ai nidi artificiali) per recuperare le popolazioni nidificanti perdute e ricordando che le civette delle tane in inverno migrano verso sud in Arizona, Texas e persino in Messico.
una nidiata di civette delle tane (Ph. T. WelliKome)
I ricercatori canadesi suggeriscono anche l’importanza di potenziali reintroduzioni in alcune aree, per una civetta delle tane che potrebbe essere favorita quindi da 3 azioni dirette a supporto delle popolazioni di questo Strigide:
  1. nidi artificiali
  2. reintroduzioni
  3. cibo supplementare
In uno scenario globale di mutamenti del clima che sicuramente non sono positivi è importante sapere che gli ornitologi stanno cercando di trasformare in positivo dei mutamenti che certo non fanno bene al Pianeta e a chi lo abita.
Le civette mostrano flessioni demografiche significative ma qualche segnale di speranza arriva, i naturalisti canadesi ci insegnano che la conoscenza dei problemi può offrire soluzioni anche positive.
Interessante il sito canadese per chi volesse compiere approfondimenti sul cambiamento del clima, per visitarlo clikka qui

Chiunque volesse avere informazioni supplementari, chi vuole collaborare, che desidera fare uno stage o una tesi con il nostro team di lavoro... potrà contattarmi e scrivermi qui. Un gufociao e alla prossima avventura dal vostro owlstoryteller! 

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